Tutti noi conosciamo il nome di Umberto Borsò, tenore dalla carriera straordinaria e dalla vita intensa, di quelle che diremmo “sembra un film”: basta cercare il suo nome su Wikipedia e ci troviamo catapultati in un mondo che oggi appare lontano anni luce. Nacque a La Spezia, nel 1923, ma poi visse fino ai quattordici anni a Castelfiorentino con cui mantenne uno stretto legame.
La città è molto attenta alla musica: c’è un Teatro del Popolo, assai ben gestito, che ha anche un funzionale auditorium nel ridotto; c’è una scuola di musica in piena attività e poi uno dei tanti circoli lirici del nostro paese, prezioso supporto al mondo dell’opera lirica, composti da persone appassionate.
Proprio l’Associazione Amici della Lirica Umberto Borsò e la famiglia del tenore (che ha fatto generose elargizioni per la costituzione delle borse di studio in premio) hanno fortemente voluto un concorso di canto a lui intitolato, rivolto ai giovani cantanti lirici di ogni nazionalità e giunto alla sua seconda edizione. C’è stato poi il patrocinio del Comune di Castelfiorentino e l’importante collaborazione con la Fondazione Simonetta Puccini per Giacomo Puccini, l’associazione Orpheus, il Centro Studi Musicali Ferruccio Busoni e la Fondazione Cianti-Orselli di Firenze.
Sono state centodieci le domande di iscrizione, dopo le novanta dello scorso anno: un risultato che conferma l’interesse e l’apprezzamento per la manifestazione.
La giuria, dopo aver valutato i video inviati dai candidati e stilato una prima graduatoria, ha convocato a Castelfiorentino, nei giorni 18 e 19 gennaio, cinquanta cantanti per la prova semifinale con audizione in presenza. Da questi si è passati ai quindici nomi ammessi alla finale, tenutasi sotto forma di concerto pubblico presso il Ridotto del Teatro del Popolo, lunedì 20 gennaio.
La serata è stata presentata, con competenza e arguzia toscana, da Elisabetta Vuocolo e Anna Calderini, al pianoforte Nicoletta Cantini e Beatrice Bartoli validissime accompagnatrici. Nell’auditorium gremito, in un clima festoso, sono stati decretati i vincitori ed assegnati i premi consistenti in borse di studio per un totale di circa 8.500 euro e ingaggi artistici presso le associazioni e organizzazioni concertistiche che hanno collaborato al concorso. È stato assegnato anche il premio del pubblico “Città di Castelfiorentino” mediante la votazione diretta del pubblico presente in sala.
I cantanti vincitori delle borse di studio sono inoltre invitati ad esibirsi nell’opera L’elisir d’amore, programmata il prossimo 29 marzo nella stagione lirica del Teatro del Popolo, o in concerti successivi, ancora in fase di definizione.
Siamo rimasti molto colpiti dall’alta qualità della maggior parte delle voci presentate e per alcune di esse ci sentiamo di fare delle buone previsioni. Su quindici concorrenti ci è parsa quasi straordinaria la superiorità delle voci maschili, nove contro le sei femminili, e tra quelle la presenza di solo due cantanti orientali.
Il nostro giudizio, basato sull’ascolto di un solo pezzo nella serata conclusiva, ci trova assolutamente concordi per l’assegnazione del primo premio a Antonella Granata, siciliana, indubbie doti vocali, un mezzo robusto, omogeneo e ricco di armonici, dal bel colore lucente; notevole temperamento scenico unito a bella presenza.
Ci hanno poi particolarmente colpito Giorgia Costantino, giovane e graziosissima, scintillante interprete di un’ottima “Aria dei gioielli” e Nicola Farnesi, che già conoscevamo come Lescaut nella Manon torrellaghese della scorsa stagione: baritono brillante, bella voce chiara assai ben amministrata, ottima verve scenica.
Ad Alberto Comes riconosciamo un mezzo ben gestito, dal bel colore scuro e una naturale confidenza con il palcoscenico.
Agli antipodi i registri dei due cantanti sud coreani: il basso Kim Minsu, bello il colore bruno e notevoli i gravi, ha mostrato ottima dizione e un grande senso per la parola cantata, mentre Lee Kiup, quasi contraltino, ha svettato nella donizettiana aria “dei Do”.
Spigliato e sicuro il basso Agostino Subacchi, vis comica da “buffo”; caratterizzato da una voce calda e pastosa il portoricano David Soto Zambrana..
La giuria, presieduta da Cesare Orselli, musicologo, critico musicale, e già direttore artistico del Teatro Bellini di Catania era composta da Lorenzo Ancillotti (direttore artistico e scientifico del Centro studi musicali Ferruccio Busoni), Vittoria Borsò (figlia del tenore Umberto Borsò), Diego Fiorini (presidente Fondazione Teatro Verdi di Pisa), Augusto Lombardini (responsabile Archivio Fondazione Cerratelli), Susanna Rigacci (soprano, direttrice artistica di Opera Studio Go_Abruzzo), Manuel Rossi (direttore Comitato Scientifico Fondazione Simonetta Puccini), Stefano Scardovi (agente lirico per PrimaFila Artists), Martina Barreca (soprano, presidente Amici della Lirica Umberto Borsò), Gabriele Centorbi (direttore d’orchestra), Francesco Marchetti (tenore, direttore artistico Associazione Amici della Lirica Umberto Borsò). Nelle tre giornate finali Cesare Orselli non ha potuto partecipare ai lavori ed è stato sostituito da Augusto Lombardini come presidente della giuria.
Alla serata finale hanno partecipato, in ordine alfabetico:
Comes Alberto, basso baritono: “La calunnia”
Costa Garcia David, Baritono: “Ho un gran peso sulla testa”
Costantino Giorgia, soprano: “Ah! Je ris de me voir”
De Nardis Aloisia, soprano: “Quando men vo”
Farnesi Nicola, Baritono: “Largo al factotum”
Granata Antonella, soprano: Un bel dì vedremo”
Kim Minsu, basso: “O tu, Palermo”
Kiup Lee, tenore: “Ah, mes amis”
Leone Giacomo, tenore: “Tombe degli avi miei”
Martinuzzi Lorenzo, baritono: “Deh vieni alla finestra”
Miccoli Marta, mezzosoprano: “Voi che sapete”
Servili Sara, mezzosoprano: “Mon coeur”
Soto Zambrana David, tenore: “Che gelida manina”
Subacchi Agostino, basso: “Un foco insolito”
Vidal Maria, soprano: “Tu che di gel sei cinta”
Questa, infine, i giudizi emessi dalla giuria:
Primo premio, una borsa di studio di € 3.000, a Antonella Granata.
Secondo premio, borsa di studio di € 1.500, a Alberto Comes, basso baritono.
Terzo premio ex aequo, borsa di studio di € 1.200, ad Agostino Subacchi, basso, e Lee Kiup, tenore
Premio del pubblico “Città di Castelfiorentino” di € 800 a Alberto Comes, basso baritono.
Premio “Giovane promessa della lirica”di € 1000 assegnato dalla Fondazione “Cianti-Orselli” a Giorgia Costantino, soprano.
Premio “Nuova Voce per Puccini”di € 1000, assegnato dalla Fondazione Simonetta Puccini a David Soto Zambrana, tenore.
Premio del Centro Studi Musicali “Ferruccio Busoni”,consistente nell’ assegnazione di un ruolo d’opera o di un concerto nell’ambito delle attività svolte dall’Ente a Nicola Farnesi, baritono e Minsu Kim, basso.
La recensione si rifersice alla serata del 20 gennaio 2025.