Soprano I | Felicita Brusoni |
Soprano II | Grazia Bilotta |
Basso | Victor Andrini |
Andrea Gabrieli | Intonatione del VII tono |
Anonimo | Omnia vanitas praeter amare Deum |
Anonimo | Honore non ha la virtù se non è congiunta con i buoni costumi |
Johann Hyeronimus Kapsberger | Canzone I |
Anonimo | Spensierato peccatore, Huomo spensierato, Memorare novissima tua |
Anonimo | Homo fugit velut umbra |
Anonimo | Anima bella, per il ciel creata |
Johann Pachelbel | Ciaccona in re minore |
Anonimo | Fugientes eius in mundo est concupiscientia |
Anonimo | Ciaccona di paradiso, e d'inferno |
Astrarium Consort | |
Organo e direzione Carlo Centemeri |
Nel corso di questa primavera si tiene a Lecco una piccola ma interessante rassegna concertistica di musica antica, i “Concerti di Santa Marta”. Nello spazio raccolto della omonima chiesa è offerto al pubblico un itinerario di quattro appuntamenti dedicati alla musica sacra o di ispirazione religiosa. Questa iniziativa è tra i non pochi segnali, dopo il grigiore del periodo pandemico, della ripresa di iniziative musicali di qualità anche nei centri “minori”: un’occasione in più per riscoprire il talento e le potenzialità di tanti musicisti che nel nostro paese attendono di essere adeguatamente valorizzati.
In questo contesto Carlo Centemeri, organista e brillante divulgatore musicale, alla guida del suo Astrarium Consort ci offre un programma dedicato alla raccolta di Canzonette spirituali e morali pubblicata a Milano nel 1657, ufficialmente anonima ma probabilmente da ascrivere al padre oratoriano Francesco Ratis. Uno scorcio non convenzionale sulla musica della Riforma cattolica, come annunciato dal programma della serata. Le composizioni utilizzano temi musicali molto popolari all’epoca (la follia, la bergamasca, la ciaccona, la mantovana, ecc.) rivestendoli di testi scritti in un bell’italiano secentesco. L’obiettivo era quello di istruire spiritualmente, ma anche intrattenere un pubblico di varia estrazione sociale con melodie accattivanti, spesso legate all’uso vivace di bassi ostinati. Tra i brani spiccano la Passacaglia della vita e la Ciaccona di paradiso e d’inferno, già note agli appassionati di questo repertorio per alcune memorabili rese discografiche. Si fa apprezzare anche il Dialogo fra l’Angelo, l’Anima e il Demonio che rappresenta di fatto un piccolo oratorio in miniatura.
Centemeri riporta in vita queste pagine con efficacia, mettendo in opera una lettura non solo storicamente accurata, ma anche capace di affascinare l’ascoltatore moderno. Il tessuto strumentale sul quale si dipana il discorso vocale è realizzato con il suono generoso di un organo positivo, accompagnato da un fagotto e un contrabbasso. Si segnala in particolare l’eccellente contributo di Sofia Ferri al liuto e alla chitarra barocca, testimone quest’ultima delle influenze musicali spagnole nella Lombardia del XVII secolo. Un po’ meno a fuoco le parti vocali (due soprani e un basso): talora i cantanti appaiono sotto sforzo e sembra mancare una piena coesione nei passaggi a più voci. Tra i brani vocali sono state inserite molto opportunamente alcune piacevolissime sonate strumentali che hanno fatto da coronamento a un programma di sicuro impatto, congeniato con gusto e passione.
La recensione si riferisce al concerto del 5 maggio 2023.
Daniele Fracassi