Tenore | Riccardo Pisani |
Arpa | Chiara Granata |
Arpa | Marta Graziolin |
Arpa | Elena Spotti |
La Smisuranza | |
1 Cd ARCANA A561 | |
Self Distribuzione S.r.l. |
Ogni nuovo contributo volto ad ampliare la conoscenza della musica che si eseguiva a Roma nel Seicento è benvenuto. Riccardo Pisani, tenore particolarmente versato nell’interpretazione di opere del periodo, torna sull’argomento dopo una riuscita raccolta dedicata a quel tempo e a quella città di cui ci siamo occupati qualche tempo fa, La cetra a sette corde. Il suo è un percorso interessante poiché si dedica a compositori poco frequentati, scelti in ambiti specifici ma in grado di contribuire alla definizione di un quadro vivace dell’epoca.
Nel caso de L’arpa romana si indaga su alcuni autori legati ad uno strumento diffuso e apprezzato, fino al punto da rinunciare al proprio cognome per figurare con il nome seguito dal richiamo allo strumento d’elezione: dell’Arpa. Così Orazio Michi diventa Orazio dell’Arpa, Giovanni Carlo Rossi, fratello di Luigi, è Carlo dell’Arpa mentre Marco Marazzoli da Parma andrà a Roma dove diventerà Marco dell’Arpa. Questi nomi compaiono nella raccolta con le loro composizioni per voce a strumenti, intervallati da brevi brani strumentali di autori ben conosciuti come Girolamo Frescobaldi, Andrea Falconieri e Stefano Landi.
La raccolta offre in gran parte degli inediti in prima registrazione mondiale. L’argomento amoroso è il più presente, con preferenza per le storie infelici ma mai veramente dolorose. Sono dispiaceri astratti, leggeri ed educati, adatti a intrattenere senza turbare. Riccardo Pisani ha il timbro e l’approccio ideale per questo repertorio. Recita, valorizza il testo, scolpisce le parole, le unisce in modo mirabile alla musica con elegante eloquenza come nel lungo declamato "Perdan quest’occhi il sole". Sa cantar d’amore con stile asciutto e per questo ancora più convincente, accompagnato da tre arpiste eccellenti, Chiara Granata, Marta Graziolino ed Elena Spotti.
L’incisione è ottima, registrata a Cavenago Brianza nella Chiesa di Santa Maria in Campo.
Daniela Goldoni