tower ha scritto: ↑13 ott 2022 13:52
[...]
Come è possibile che vi siano versioni cosi differenti della medesima versione? (perdonate l'orribile gioco di parole).
Di "Boris" non ne esistono "due" bensì molti di più: due di Musorgskij, due di Rimskij, due di Sostakovich... Vecchia faccenda.
A — prima versione dell'autore (1868–1869)
B — seconda versione dell'autore (1871–1872)
C — terza versione dell'autore per pianoforte (1874)
D — prima versione di Rimskij-Korsakov basata sulla terza versione d'autore (1896)
E — seconda versione di Rimskij-Korsakov basata sulla terza versione d'autore (1908)
F — come la precedente con l'aggiunta della scena della Cattedrale di San Basilio orchestrata da Ippolitov-Ivanov (1927)
G — orchestrazione della prima versione d'autore del 1869 di Šostakovič (1939-40)
H — orchestrazione della seconda versione d'autore del 1872 di Šostakovič (1939-40)
I — versione di Emilis Melngallis (1924)
J — versione di Alexander Bakchi
K — edizione critica di Pavel Lamm e Boris Asafev (1928)
L — versione di Karol Rathaus (1952)
M — edizione critica di David Lloyd-Jones (1979)
da "Wikipedia"; suggerisco una lettura della Voce
https://it.wikipedia.org/wiki/Boris_Godunov_(opera)
Per inciso: Rimskij-Korsakov non ha "sfigurato" [utente "Alberich", 13 ottobre 22], un bel nulla. Altra vecchia storiella.
Al contrario (come prova la famosa edizione discografica del tempo di von Karajan). Pur sapendo che sarebbe stato "maledetto" (parole sue) permise invece di far conoscere il titolo, lo circuitò realizzando peraltro una magnifica edizione teatrale dove Musorgskij c'è, eccome. Che poi, l'ascolto dell'edizione 1869 pura (ma purissima, senza toccarvi nulla) dell'Autore abbia una propria bellezza, in "minore", crepuscolare, bigia ma di notevole fascino è altro discorso.