Già proiettata al futuro, alla prossima stagione, laVerdi si presenta e presenta gli appuntamenti per l'anno che verrà sotto il segno di un restyling totale. Nuova musica, nuovi artisti, nuove iniziative, nuovo abito e soprattutto – e anzitutto – un nuovo nome: Orchestra sinfonica di Milano.
Abbandonato, dunque, il suo riferimento a uno dei massimi musicisti italiani, un nome che l'accompagna fin dal 2003, per mantenere il solo toponimico che, negli auspici, vorrebbe evidenziare maggiormente l'identità dell'orchestra ed aprirsi al respiro internazionale della città: «un nome non si cambia alla leggera», commenta Ambra Redaelli, presidente della Fondazione, «Io stessa non ero convinta, perché laVerdi è per noi la tradizione. A Milano siamo un importante punto di riferimento, conosciuto e apprezzato; neanche durante la pandemia abbiamo lasciato solo il nostro pubblico, attivandoci subito con una web tv per trasmettere i concerti. Abbiamo preso questa scelta con molto coraggio e l'abbiamo presa all'unanimità. Vogliamo aprirci al futuro, offrire speranza e diventare ambasciatori della cultura all'estero».
Un rebranding dovuto alla necessità di escludere possibili confusioni riguardo all'attività di un'orchestra che è sì intitolata a Giuseppe Verdi, ma che si occupa prevalentemente di musica sinfonica, come evidenzia Ruben Jais, direttore generale e artistico dell'Orchestra, un equivoco che soprattutto all'estero generava confusione. Da qui, a cascata, il completo rinnovamento della propria identità, a partire dal logo, che trae ispirazione dai meravigliosi manifesti pubblicitari in stile futurista di Fortunato Depero e alle guglie del Duomo: un logo asciutto, per comunicare con efficacia agli addetti ai lavori e al pubblico i valori dell'orchestra, ne sottolinea l'appartenenza al territorio e alla sua storia e guarda al futuro. A partire da quello internazionale: Jais annuncia le prestigiose tournée che vedranno impegnata l'Orchestra, in Olanda, Spagna e Svizzera.
Ma il futuro riguarda anche gli intenti, puntando all'inclusività e alla qualità come finalità di un'istituzione che vuole portare la musica ad un pubblico meno avvezzo alla grande sinfonia: nasce così un'ampia proposta collaterale alla stagione sinfonica con le iniziative già collaudate di Musica & Scienza (con astrofisici, neuroscienziati e biologi), Musica da camera (la domenica mattina al Teatro Gerolamo), Crescendo in musica e Musica da cameretta per i più piccoli e Pops (per gli amanti della popular music) a cui si affiancano le nuove proposte dei Concerti da gustare (con il maître chocolatier Ernst Knam), e dei Concerti Ristretti (concerti brevi, dalla durata di un'ora soltanto per chi si vuole avvicinare al mondo della sinfonia). È una programmazione ragguardevole che testimonia dell'enorme impegno che l'Orchestra Sinfonica di Milano dedica al suo pubblico, anche al di fuori degli appuntamenti più “tradizionali”. A conti fatti, tra stagione ed iniziative extra, sarà possibile ascoltare l'orchestra quasi una volta a settimana per tutto l'anno: 32 gli appuntamenti della stagione sinfonica, con l'inaugurazione fissata all'11 settembre alla Scala, come da tradizione. A dirigere sarà Andrey Boreyko, nuovo Direttore Residente, con i fratelli Lucas e Arthur Jussen, nuovi Artisti in Residenza, impegnati nel Concerto per due pianoforti e orchestra MWV 06 di Mendelssohn. Altri appuntamenti interessanti, tra nuovi ospiti e graditi ritorni, vedranno Alondra de la Parra e Jaume Santonja (entrambi nuovi Direttori Principali Ospiti), Kolja Blacher (Direttore dell'orchestra da camera per il ciclo dei Concerti Ristretti), Roberto Cominati, Michele Mariotti, Ian Bostridge, Maxim Rysanov, Wayne Marshall, Claus Peter Flor (nella nuova carica di Direttore Emerito), Felix Klieser, la direttrice ucraina Oksana Lyniv, Robert Trevino, Pablo Heras-Casado, l'attore Massimiliano Finazzer Flory e i consueti appuntamenti festivi con laBarocca di Jais (i bachiani Weihnachtsoratorium e Matthäuspassion). Segnaliamo inoltre il tour de force che attende Flor e il pianista Alexander Romanovsky, ad aprile in occasione dei centocinquant'anni dalla nascita di Rachmaninov: quattro serate in dieci giorni, una per ogni concerto per pianoforte.
Non si può nascondere quanto la pandemia abbia segnato un prima e un dopo anche nelle istituzioni culturali, soprattutto in quelle impegnate nello spettacolo dal vivo. L'Orchestra precendentemente conosciuta come laVerdi ha scelto di trasformare questi ultimi tempi di incertezza in occasione per rinascere e mutare, sempre restando fedele ad un solo imperativo: quello di fare grande musica. Benvenuta, allora, alla nuova Orchestra Sinfonica di Milano.
Per il programma completo rimandiamo al sito ufficiale dell'Orchestra Sinfonica di Milano.
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CS_Rebranding.docx | 108.01 KB |
CS_Stagione_22-23.docx | 111.01 KB |
Dichiarazione_Jais.docx | 85.34 KB |
Dichiarazione_Redaelli.docx | 86.87 KB |
Dichiarazione_Messa.docx | 83.33 KB |
Partners_.docx | 142.71 KB |
Emiliano Michelon