L'umorismo in musica, così si potrebbe anche intitolare l'interessante volume di Francesco Scrofani Cancellieri che stiamo esaminando. Un ambiente, quello della musica cosiddetta “classica” o “seria”, che molti ascoltatori non abituali ritengono asettico, formale, inamidato, addirittura serioso, certo poco incline al riso e al divertimento.
Scrofani Cancellieri ci presenta l'umorismo visto dalla parte del musicista, e il libro appare come frutto di una lunghissima ricerca dal momento che in copertina si annunciano trionfanti “oltre 650 composizioni analizzate”, molte di più degli storici tentativi di imitazione della Settimana Enigmistica.
Da Clementi a Prokofiev, da Scarlatti e Janequin a Satie e Petrassi, le composizioni vengono vivisezionale per così dire “dall'interno” e con illuminanti esempi musicali per ricercare quelli che il sottotitolo del volume chiama gli espedienti umoristici, per comprendere cioè come l'autore ha ottenuto quel particolare effetto che ci muove al riso, o al sorriso.
Inutile dire che il documentatissimo volume è dedicato sia ai professionisti della musica che agli appassionati, che vi troveranno certamente espresse con parole semplici e dirette dei concetti che in parte potevano aver intuito ma che trovano in queste pagine loro logica spiegazione.
Fabio Bardelli