L'opera lirica, nata per teatri al chiuso e spesso di piccole dimensioni, ha ormai travalicato il limite spaziale del teatro tradizionale, ponendo nuovi e non ancora risolti problemi a chi decide di rappresentarla in contesti più ampi e spesso imponenti per storia e monumentalità.
Percorso forse inevitabile per un genere che spesso (non sempre, ma spesso) raccoglie da parte di folle estive un interesse che a volte pericolosamente rasenta quello per la “scampagnata musicale”, e che risente inevitabilmente dell'interesse per la spettacolarizzazione, per l'”apparire”, che sembra elemento portante della nostra società dell'immagine.
Ciononostante fior di registi si sono cimentati nella difficile realizzazione di opere in grandi spazi come l'Arena di Verona o lo Sferisterio di Macerata certo per “parlare” solo a una parte più sensibile del pubblico, ma nelle cui scelte hanno cercato di coinvolgere in qualche modo anche altri strati di spettatori, diciamo meno smaliziati e più casuali.
Una autentica sfida insomma, che pone problemi nuovi e vecchi, ben esemplificati dalla necessità di superare categorie artistiche e spaziali che sembravano immutabili nel mondo un po' sclerotizzato dell'opera, ed esemplificati in questo volume da interventi di Henning Brockhaus, Denis Krief e Graham Vick con brevi brani concernenti l'ideazione e progettazione di alcuni loro spettacoli: riflessioni dense e illuminanti, cronaca di collaborazioni coi loro scenografi, idee generali sul teatro e sull'opera che trovano applicazione nelle loro messe in scena per grandi teatri all'aperto.
Il volume contiene anche un densissimo ed illuminante contributo di Enrico Girardi (dal titolo “Teatri di musica fuori da teatro”) teso ad esaminare produzioni di Teatri nei quali Sovrintendente o Direttore Artistico era l'autore di questo volume, Claudio Orazi.
L'apparato iconografico del volume poi è assolutamente splendido: foto di grande bellezza di ensemble o di particolari di tante produzioni che molti di noi hanno potuto ammirare dal vero e che ci riportano alla magia di belle serate estive.
Il volume è presentato in modo davvero accurato dalla Zecchini Editore e porta sulla copertina la famosa “bambolona” della Traviata di Graham Vick a Verona nel 2004.
Fabio Bardelli