Mi piace considerare Giuseppe Verdi come il cantore della diversità, per il grande coraggio che dimostrò nel mettere in scena le vicende dei dropout: Violetta, Rigoletto, Azucena, Otello, Alvaro, per certi versi anche Falstaff e sicuramente Aida. Sono personaggi che si muovono in contesti verticistici, geometrici e claustrofobici disegnati dal potere, dalla borghesia, dal rango sociale, dalla famiglia. Ambienti discriminatori in cui le condizioni di puttana, gobbo, zingara, negro,...